In quale mondo parallelo stia vivendo il consigliere (disertore) Pisano lo sa solo lui e quelli che, accecati dall’odio, finiranno come lui per sbattere la testa contro il muro e rompersela.
In modo spregiudicato ed imprudente il Pisano si è lasciato andare, in un articolo apparso sul Quotidiano del Sud nei giorni scorsi, ad una difesa d’ufficio del fratello da lui stesso confermato ed identificato quale presunto aggressore del lavoratore malmenato nel tratto di strada Polistena - Cinquefrondi. Come la mettiamo se si tratta davvero di suo fratello?
In attesa di capire gli sviluppi giudiziari di tale gravissima vicenda, vogliamo ricordare ai fratelli Pisano che la violenza, specie se di origine politica, è assolutamente lontana dal confronto democratico. Il diritto di opinione è un valore conquistato con la Costituzione repubblicana che si fonda sul sistema delle garanzie e delle libertà personali e non permettiamo ad alcuno di violarlo attraverso la prevaricazione e la violenza.
Sorprende che una parte politica a Polistena abbia tentato di minimizzare quanto accaduto preferendo non presentarsi al Consiglio Comunale, offendendo tutti i partecipanti e continuando a depistare i fatti attraverso menzogne e insulti reiterati.
Noi Auspichiamo che presto venga fatta giustizia, smascherato e punito l’autore della deplorevole aggressione.
Ma visto che i fratelli Pisano a loro discolpa vanno dicendo in giro di essere in possesso di prove e video (Come e chi li avrebbe diffusi?) che documentano il contrario, che li rendano pubblici immediatamente.
Diversamente invitiamo costoro, loro sì totalmente inadeguati a stare nelle istituzioni e nei contesti politici e civili, a prendere atto della realtà e chiedere scusa all'intera comunità di Polistena per il continuo profluvio di odio e bugie.
Lo scontro politico, per quanto ci riguarda, deve avvenire sulla dialettica anche aspra ma corretta, non certo infarcita di basezze, violenza e selvaggi regolamenti di conti.
In modo spregiudicato ed imprudente il Pisano si è lasciato andare, in un articolo apparso sul Quotidiano del Sud nei giorni scorsi, ad una difesa d’ufficio del fratello da lui stesso confermato ed identificato quale presunto aggressore del lavoratore malmenato nel tratto di strada Polistena - Cinquefrondi. Come la mettiamo se si tratta davvero di suo fratello?
In attesa di capire gli sviluppi giudiziari di tale gravissima vicenda, vogliamo ricordare ai fratelli Pisano che la violenza, specie se di origine politica, è assolutamente lontana dal confronto democratico. Il diritto di opinione è un valore conquistato con la Costituzione repubblicana che si fonda sul sistema delle garanzie e delle libertà personali e non permettiamo ad alcuno di violarlo attraverso la prevaricazione e la violenza.
Sorprende che una parte politica a Polistena abbia tentato di minimizzare quanto accaduto preferendo non presentarsi al Consiglio Comunale, offendendo tutti i partecipanti e continuando a depistare i fatti attraverso menzogne e insulti reiterati.
Noi Auspichiamo che presto venga fatta giustizia, smascherato e punito l’autore della deplorevole aggressione.
Ma visto che i fratelli Pisano a loro discolpa vanno dicendo in giro di essere in possesso di prove e video (Come e chi li avrebbe diffusi?) che documentano il contrario, che li rendano pubblici immediatamente.
Diversamente invitiamo costoro, loro sì totalmente inadeguati a stare nelle istituzioni e nei contesti politici e civili, a prendere atto della realtà e chiedere scusa all'intera comunità di Polistena per il continuo profluvio di odio e bugie.
Lo scontro politico, per quanto ci riguarda, deve avvenire sulla dialettica anche aspra ma corretta, non certo infarcita di basezze, violenza e selvaggi regolamenti di conti.
Polistena li 12/07/2025
Per l’Amministrazione Comunale
IL SINDACO Dott. Michele Tripodi
IL SINDACO Dott. Michele Tripodi