L'11 giugno è una data importante nella storia d'Italia, segnata da tre eventi per me molto significativi. L'11 giugno d...

Scritto il 11/06/2025
L'11 giugno è una data importante nella storia d'Italia, segnata da tre eventi per me molto significativi.
L'11 giugno del 1980 Giuseppe Valarioti il segretario della sezione del PCI di #Rosarno viene assassinato dalla #ndrangheta. Fu un delitto politico-mafioso che terrorizzò lavoratori e braccianti ed in un certo qual modo costituì una battuta di arresto per l'avanzata dei comunisti in Calabria e sul territorio della Piana.
L'11 giugno del 1981 a #Vermicino nel Lazio, il piccolo Alfredo (Alfredino) Rampi cade dentro un pozzo artesiano. Il dramma della famiglia si trasforma in una tragedia pubblica in diretta tv. Quel momento fu l'inizio della distruzione della cultura popolare ad opera dei media e la massificazione della comunicazione come preconizzato dal grande Pier paolo Pasolini.
L'11 giugno del 1984 muore a #Padova, dopo un comizio elettorale, il segretario dell'allora Partito Comunista Italiano Enrico Berlinguer, l'intramontabile compagno Enrico. La sua morte avrebbe lasciato fino ai giorni nostri un vuoto politico mai più riempito.
Questi eventi, i protagonisti, i luoghi, le memorie sono tristemente collegati fra loro per una serie di ragioni storiche che ho cercato di accomunare e incastonare nel mio libro #nonsononessuno.
E ciò affinchè la #memoria collettiva, politica e pubblica non abbia le gambe troppo corte.
Fare memoria di questi tempi, rispolverare ricordi ed emozioni non fa mai male di questi tempi, specie in una società troppo sfuggente ed in preda all'indifferenza o peggio al dimenticatoio postmoderno.
E' proprio vero, senza memoria, non c'è #futuro.
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