Non più tardi di qualche settimana fa abbiamo promosso un convegno su bullismo e cyberbullismo, quali siano gli elementi di identificazione, le attività di prevenzione e i possibili rimedi.
Purtroppo, approfittando anche del #Carnevale alcuni sciagurati ragazzini hanno imbrattato di vernice nera luoghi simbolo della città, villa Italia, chiesa del SS. Rosario, serrande di attività commerciali, vicoli del centro storico, con scritte deprecabili rivolte contro altri loro compagnetti e svastiche.
L’Amministrazione Comunale oltre a condannare quanto avvenuto ed a segnalare l’atto vandalico, è umanamente vicino ai ragazzi presi di mira ed alle loro famiglie.
Al contempo sta provvedendo a cancellare i segni volgari di un comportamento inqualificabile aggravato dal #messaggio prevaricatore e arrogante di chi pensa, pur essendo minorenne, di poter traumatizzare sul piano psicologico propri coetanei.
Siamo sulla buona strada per identificare gli autori e comprendere se possa essere inflitta loro una qualche #sanzione amministrativa o penale. Ma ciò che importa di più è denunciare la gravità sociale del fenomeno.
Il primo suggerimento rapido di buon senso rivolto agli #autori materiali di tali misfatti è innanzitutto quello di chiedere scusa ai loro compagnetti.
Dopodiché le famiglie, la scuola, le associazioni, la #Chiesa, hanno il compito, insieme all’Amministrazione Comunale, di intervenire e stoppare possibili emulazioni poiché situazioni di questo tipo, se non affrontate per tempo, rischiano di degenerare ed intorbidire l’intera comunità.
Non possiamo, ciascuno di noi, rassegnarci ad atteggiamenti corrotti dall’ individualismo e dall’egoismo dei tempi.
Abbiamo tutti, da cittadini, il dovere di respingere il bullismo e ogni devianza minorile tipica della subidentità mafiosa, perché i bulli di oggi saranno probabili mafiosi di domani.
Occorre riappropriarci di valori solidali e comunitari che si riconoscano nel rispetto della persona umana e degli altri.
Purtroppo, approfittando anche del #Carnevale alcuni sciagurati ragazzini hanno imbrattato di vernice nera luoghi simbolo della città, villa Italia, chiesa del SS. Rosario, serrande di attività commerciali, vicoli del centro storico, con scritte deprecabili rivolte contro altri loro compagnetti e svastiche.
L’Amministrazione Comunale oltre a condannare quanto avvenuto ed a segnalare l’atto vandalico, è umanamente vicino ai ragazzi presi di mira ed alle loro famiglie.
Al contempo sta provvedendo a cancellare i segni volgari di un comportamento inqualificabile aggravato dal #messaggio prevaricatore e arrogante di chi pensa, pur essendo minorenne, di poter traumatizzare sul piano psicologico propri coetanei.
Siamo sulla buona strada per identificare gli autori e comprendere se possa essere inflitta loro una qualche #sanzione amministrativa o penale. Ma ciò che importa di più è denunciare la gravità sociale del fenomeno.
Il primo suggerimento rapido di buon senso rivolto agli #autori materiali di tali misfatti è innanzitutto quello di chiedere scusa ai loro compagnetti.
Dopodiché le famiglie, la scuola, le associazioni, la #Chiesa, hanno il compito, insieme all’Amministrazione Comunale, di intervenire e stoppare possibili emulazioni poiché situazioni di questo tipo, se non affrontate per tempo, rischiano di degenerare ed intorbidire l’intera comunità.
Non possiamo, ciascuno di noi, rassegnarci ad atteggiamenti corrotti dall’ individualismo e dall’egoismo dei tempi.
Abbiamo tutti, da cittadini, il dovere di respingere il bullismo e ogni devianza minorile tipica della subidentità mafiosa, perché i bulli di oggi saranno probabili mafiosi di domani.
Occorre riappropriarci di valori solidali e comunitari che si riconoscano nel rispetto della persona umana e degli altri.
IL SINDACO - Dott. Michele Tripodi